
Fai del bene e andrai in paradiso. Fai del male e andrai all’inferno. La maggior parte dei preti se ne andranno in inferno, non tutti, qualche buon anima si salva. Protetti dal Vaticano e dai politici, i preti fanno, semplicemente, quello che vogliono. Godono dell’immunità e sono liberi di fare del bene o del male, nessuno li controlla, perché tutti si fidano di loro. E se si scopre qualcosa… ssshh!! Stiamo parlando di preti, gente per bene, del Papa e dei vescovi, dei cardinali e degli arcivescovi, del prete di città e di quello di periferia, è impossibile che facciano cose così brutte e che non siano compromessi quotidianamente nel portare avanti la loro missione di carità… loro, così buoni.
Ieri sera sono stati resi noti nuovi documenti Wikileaks, che fanno luce sui rapporti tra diplomazia statunitense e Città del Vaticano. Oggetto del cablogramma rivelato: il Vaticano non permise ai suoi rappresentanti di testimoniare nell’inchiesta della commissione irlandese sullo scandalo dei preti pedofili. Padre Federico Lombardi, portavoce della sala stampa vaticana, ha risposto: “Senza entrare nella valutazione dell’estrema gravità della pubblicazione di una grande quantità di documenti riservati e confidenziali e delle sue possibili conseguenze, la Sala Stampa della Santa Sede osserva che una parte dei documenti resi pubblici recentemente da Wikileaks riguarda rapporti inviati al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America dall’Ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Naturalmente, tali rapporti riflettono le percezioni e le opinioni di coloro che li hanno redatti, e non possono essere considerati espressione della stessa Santa Sede né citazioni precise delle parole dei suoi Officiali. La loro attendibilità va quindi valutata con riserva e con molta prudenza, tenendo conto di tale circostanza”.
I preti sono gente per bene, i documenti Wikileaks, che riportano tali e quali le conversazioni tra rappresentanti del vaticano e diplomatici USA, sono inattendibili, “riflettono le percezioni e le opinioni di coloro che li hanno redatti, e non possono essere considerati espressione della stessa Santa Sede né citazioni precise delle parole dei suoi Officiali”.
Mentire, un peccato capitale vestito perfettamente dalla maggior parte dei preti.
Per concludere, vorrei ricordare che è stato presentato, ieri a Vienna, il Rapporto sull’Intolleranza e le Discriminazioni contro i Cristiani in Europa. Un documento che mette in luce la crescita del fenomeno dell’intolleranza verso i cristiani… anche in merito a questa questione, Padre Lombardi ha detto la sua nell’editoriale del settimanale del Centro Televisivo Vaticano: “Il Rapporto dell’Osservatorio sull’Intolleranza e le Discriminazioni contro i Cristiani in Europa è un documento che merita attenzione. Si sta parlando soprattutto delle violenze e delle discriminazioni contro i cristiani in diversi paesi del Medio Oriente ma i cristiani incontrano crescenti difficoltà anche in altre situazioni geografiche e culturali. Al vertice dell’Osce ad Astana, pochi giorni fa, il cardinale segretario di Stato, Bertone, affermava con decisione che «la comunità internazionale deve combattere l’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani con la stessa determinazione con cui lotta contro l’odio nei confronti di altre comunità religiose» e descriveva un’ampia gamma di forme di intolleranza in aree diverse. Del resto anche il Papa, nell’ormai famoso discorso a Westminster Hall, a Londra, manifestava «la sua preoccupazione di fronte alla crescente marginalizzazione della religione, in particolare del cristianesimo,…anche in nazioni che attribuiscono alla tolleranza un grande valore». L’importanza del nuovo Rapporto sta proprio nel dare una serie lunga e circostanziata di esempi d’intolleranza verso i cristiani in Europa: atti di vandalismo, di odio, verso chiese e simboli religiosi, manifestazioni di odio e offese verso persone. È una base su cui valutare le dimensioni e la natura del fenomeno. Un’offerta importante per la riflessione e l’impegno, non solo di chi milita per la difesa del cristianesimo e dei suoi valori, ma anche di tutte le persone oneste realmente desiderose di tutelare i valori di tolleranza e libertà di espressione e di religione. Perché, come osservava ancora con finezza e profondità il Papa a Westminster Hall: «La religione non è un problema da risolvere ma un fattore che contribuisce in modo vitale al dibattito pubblico». Gli inglesi hanno ascoltato con attenzione e rispetto. Ci auguriamo che lo facciano tutti”.
Padre Lombardi ed i suoi amici preti non hanno ancora capito che la gente non si ribella contro i cristiani (buona parte della gente stessa che si arrabbia è cristiana e crede, ndr) ma contro l’ipocrisia dello status e delle azioni della Chiesa cattolica in Italia, in Europa, nel mondo. Ripeto, e la mia voce si unisce ad un coro di milioni di voci in tutto il mondo, la Chiesa e le sue azioni di carità sono così brutalmente ipocrite da meritarsi di andare all’inferno.
Leggi il cablogramma Wikileaks in questione.
Matteo Vitiello
Leggi anche:
Berlusconi regala 6o milioni ai preti
Gli articoli del quotidiano britannico The Guardian:
WikiLeaks cables: Vatican refused to engage with child sex abuse inquiry
WikiLeaks: Pope’s offer to Anglicans risked ‘violence against Catholics’
giovannimapelli
24 gennaio 2011
L’ETICA E LA MORALE per IL PAPA : PREDICARE BENE E RATZOLARE MALE! predica la morale ai politici ma non al suo Vaticano e allo IOR ….(vedi il Libro VATICANO SPA) LA CORRUZIONE FINANZIARIA DENTRO LA CHIESA…
PREDICARE BENE E RATZOLARE MALE! ETICA E MORALE SOTTO IL CUPOLONE….
PREDICARE BENE E RAZZINGHERARE (o RATZOLARE ) MALE! IL PAPA BENEDETTO XVI PREDICA L’ETICA E LA MORALE AI POLITICI MA NON AL VATICANO E AL SUO IOR! (vedi il LIBRO scandalo su VATICANO SPA)
1 lug 2009
PREDICA AI POLITICI:
Papa: richiamo ai politici, “valori etici e morali importanti” CITTA’ DEL VATICANO – Appello del papa sull’”importanza dei valori etici e morali nella politica”. Per farlo, Benedetto XVI coglie l’occasione della presenza dell’associazione interparlamentare ‘Cultori dell’etica’ – cui aderiscono parlamentari italiani di varia estrazione politica, presieduta dal senatore dell’Udc Leonzio Borea – tra i 14mila fedeli e pellegrini presenti all’udienza del mercoledi’ in piazza San Pietro: “Saluto – dice il pontefice – gli esponenti dell’Associazione ‘Cultori dell’etica’, la cui presenza mi offre l’opportunita’ di sottolineare l’importanza dei valori etici e morali nella politica”. L’udienza e’ dedicata all’Anno sacerdotale appena iniziato. “Dopo il Concilio Vaticano II si e’ ingenerata qua e la’ nella Chiesa una certa confusione sulla missione stessa dei sacerdoti”, spiega Benedetto XVI, che denuncia come alcuni abbiano “pensato che il loro compito primario fosse quello di costruire prima di tutto la giustizia sociale”, dimenticando che l’annuncio del Vangelo e l’Eucaristia rappresentano l’essenza del sacerdozio, e costituiscono un binomio inscindibile e irrinunciabile. (Agr)
VATICANO SPA
Spericolate operazioni finanziarie mascherate da opere di carità e fondazioni di beneficenza. La storia raccontata in questo libro è totalmente inedita. Parte da un archivio immenso, custodito in Svizzera e da oggi accessibile a tutti. Circa quattromila documenti. Lettere, relazioni riservate, bilanci, verbali, bonifici. La finanza del Vaticano come non è stata mai raccontata. Tutto grazie all’archivio di monsignor Renato Dardozzi (1922-2003), tra le figure più importanti nella gestione dello Ior fino alla fine degli anni Novanta. Sembrava una storia conclusa con gli scandali degli anni Ottanta. Con Marcinkus, Sindona e Calvi. Invece tutto ritorna. I soldi di Tangentopoli (la maxitangente Enimont) sono passati dalla Banca vaticana: titoli di Stato scambiati per riciclare denaro sporco. Depositi che raccolgono i soldi lasciati dai fedeli per le Sante messe trasferiti in conti personali, con le più abili alchimie finanziarie. Lo Ior ha funzionato come una banca nella banca. Una vera e propria “lavanderia” nel centro di Roma, utilizzata anche dalla mafia e per spregiudicate avventure politiche. Un paradiso fiscale che non risponde ad alcuna legislazione diversa da quella dello Stato del Vaticano. Tutto in nome di Dio.. Diventa fan di Vaticano S.p.A. su Facebook Gianluigi Nuzzi E’ nato a Milano nel 1969. Inviato di «Panorama» dopo aver lavorato a «Il Giornale» e collaborato con il «Corriere della Sera», dal 1994 segue le più rilevanti inchieste giudiziarie con implicazioni politiche e finanziarie del nostro paese. Negli ultimi anni i suoi scoop hanno fatto scandalo e determinato nuove indagini come nella guerra tra l’ex ministro Vincenzo Visco e l’ex numero uno della Guardia di finanza Roberto Speciale, le intercettazioni di Piero Fassino e Giovanni Consorte («Allora Gianni siamo padroni di una banca?») e quelle di Gianpiero Fiorani e Antonio Fazio («Tonino ti darei un bacio in fronte») nell’inchiesta sulle scalate a Bnl e Antonveneta o, più recentemente, quelle dell’allora premier Romano Prodi.
della serie: PREDICARE BENE E RATZOLARE MALE!
L’ALTRO SCANDALO DEL VATICANO E DELLA CHIESA CATTOLICA ROMANA DOPO LA PEDOFILIA, GLI AFFARI SPORCHI E LA FINANZA CORROTTA….
Scandali, affari e misteri tutti i segreti dello Ior
Pubblicato il maggio 20, 2008 da areazione Scandali,
affari e misteri
tutti i segreti dello Ior
di Curzio Maltese
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/3025/78/
La Repubblica edizione nazionale 26 gennaio 2008
giovannimapelli
24 gennaio 2011
RIPORTIAMO UN ARTICOLO dei TEOLOGI DEL CST – CENTRO STUDI TEOLOGICI di MILANO del lontano 2002, (epoca in cui era coinvolta la Chiesa negli USA ) che possiamo oggi ritenere veramente PROFETICO e sempre ATTUALE ,dopo anni e il cambio di due Papi ( Giovanni Paolo II e Benedetto XVI : ciò che ci colpisce più di ogni altra considerazione su questo fenomeno diciamo “sotterraneo” nella Chiesa Cattolica Romana, come un fiume carsico che l’attraversa tutta intera, e che sconvolge non solo i fedeli cattolici ma l’intero mondo, è quella specie di reiterata autocompiacenza nel rivendicare, da parte del Vaticano e delle gerarchie cattoliche romane, i provvedimenti salutari e più che necessari, ancorchè drastici, ma del tutto ovvi e scontati che solo ora si è addivenuti ad adottare… e che forse andavano presi almeno 30 – 40 anni fa’, quando apparvero i primi casi… e che avrebbero salvato migliaiae migliaia di giovani vittime, evitando laceranti e devastanti violenze e oppressioni, cosa che non è avvenuta, nè a livello periferico parrocchiale e diocesano nè a livello centrale, per tutta una serie di motivazioni interne alla Chiesa diretta dal Vaticano.
USANDO UNA PERIFRASI PROVERBIALE SI POTREBBE DIRE CHE IL PAPA E I SUOI CARDINALI E VESCOVI “CHIUDONO LA STALLA QUANDO I BUOI SONO GIA’ SCAPPATI…”!
E dunque se non si vuole coprirsi di ulteriore disdoro, per usare un eufemismo, e si vuole evitare anche di finire nel ridicolo e nel grottesco, sarebbe meglio smetterla pure di “autocelebrarsi”, poichè si sono prese misure e provvedimenti più in linea con la gravità dei fatti e più aderenti al Codice di diritto penale (ignorato forse per troppo tempo dal Diritto canonico ).
SMETTERLA DI AUTO-INCENSARSI E DI INCENSARE UN PAPA CHE DA CARDINALE PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE per LA DOTTRINA della FEDE (ex Sant’Uffizio e Tribunale universale della Santa Inquisizione) dal 1981 al 2005 , data in cui è stato eletto Papa, MENTRE TROVAVA TEMPO E MODI ED ANCHE GRANDE SOLERZIA NEL PROCESSARE E NEL FAR PROCESSARE I TEOLOGI RITENUTI “ERETICI”, ( – si parla di oltre 220 Teologi e qualche Vescovo – spesso persone specchiate , di grande levatura morale e spirituale, al contrario di molti curiali, e dotati di grande onestà intellettuale ) ANCHE SOLTANTO PERCHE’ NON IN LINEA CON LA SUA TEOLOGIA DELLA NATURA NEOTOMISTA E UNIVOCA SULLA SESSUALITA’, O PERCHE’ DISSONANTI SUI TEMI E QUESITI DOGMATICI APERTI, E SULL’IMPOSTAZIONE ECCLESIOLOGICA… MANTENEVA UNA INCONCEPIBILE OMERTA’ O SORTA DI COPERTURA SILENTE SUI NUMEROSISSIMI CASI DI PEDOFILIA NEL CLERO CHE GIUNGEVANO ORMAI A VALANGA SUL SUO TAVOLO PRESSO L’AUSTERO DICASTERO VATICANO RETTO PER CIRCA 24 ANNI ININTERROTTI!…
TUTTI I CASI DISCIPLINARI GRAVI INFATTI SONO INSTRUITI DALLE DIOCESI E DAI VESCOVI E POI TRASMESSI ALLE CONGREGAZIONI COMPETENTI A SECONDA DEI SOGGETTI IMPLICATI (ad esempio la Congregazione del Clero, la Congregazione per gli Istituti religiosi…) E UNA VOLTA ISTRUITA ed INTEGRATA LA PRATICA DA QUESTE VENIVA TRASMESSA PER L’ULTIMO ATTO DEFINITIVO AL DICASTERO DIRETTO DAL PREFETTO CARDINAL JOSEPH RATZINGER.
Qui le cose sono andate a finire spesso (per usare un termine coniato da un noto Magistrato) :
” NEL PORTO DELLE NEBBIE “…
Adesso da queste nebbie il Papa con la sua Curia cerca di venirne fuori a fatica… purchè dalle nebbie dell’omertà e della vergogna non cerchino di nascondersi dietro un’altra nebbia altrettanto spessa e ottenebrante, quella del fumo dell’incenso autocelebrativo, quando occorrerebbero invece il silenzio del dolore e l’umiltà di chinare il capo, evitando inutili panegirici – tessuti dalla Sala Stampa del gesuita Padre Lombardi o da altri prelati susseguiosi – sulla propria tardiva e provvida resipiscenza (ravvedimento).
Articolo del 7 maggio 2002 (Centro Studi Teologici di Milano):
Vaticano, pedofilia: teologi occorrono cambiamenti radicali
(di Prof. Giovanni Felice Mapelli)
I teologi di milano non condividono le misure della Santa Sede: non risolvono quasi nulla,occorre cambiare la legge canonica sul celibato e rivedere l’impianto generale di una dottrina morale sessuofoba e criminogena
I Teologi aderenti al CENTRO STUDI TEOLOGICI -Centro Ecumenico di Milano- intervengono nel dibattito sulla questione della pedofilia nel clero che vede riuniti in Vaticano i cardinali statunitensi con il Papa. Le misure messe in atto dalla Santa Sede sono misure palliative, poichè ostinatamente non vanno alla radice dei mali generati da una dottrina sessuofoba e repressiva.
E’ da vari decenni- fin dal pontificato di Paolo VI durante il Concilio e dall’inizio dell’attuale- che gli episcopati nazionali e molte assemblee internazionali di teologi sollecitavano il Vaticano ad una revisione di un impianto dottrinale antiquato e repressivo inficiato da misoginia, ginofobia, sessuofobia e omofobia, ma la sordità totale delle alte gerarchie vaticane ha proseguito per la sua strada, senza un minimo di intelligenza critica e di oggettività che vagliasse i pro e i contro dell’attuale dottrina cattolica della castità assoluta e del celibato obbligatorio.
Prima Paolo VI con la “Sacerdotalis Coelibatus”, sul celibato ecclesiastico, e successivamente con l’enciclica Humanae Vitae,sulla sessualità più in generale, poi l’attuale pontefice con interventi e documenti, nonchè l’enciclica Veritatis Splendor (seguita al Catechismo della Chiesa Cattolica, documento fortemente “restauratore”)e una miriade di documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede del cardinale Ratzinger hanno chiuso ogni spiraglio di cambiamento. Adesso si raccolgono i frutti di questa visione dottrinale imposta: preti confusi sessualmente, incapaci di gestire emozioni e sentimenti,senza capacità di sublimare affetti e pulsioni, immaturi affettivamente,oppressi e oppressori a loro volta.
Ecco a cosa conduce un’idolatria- tutt’altro che evangelica- della castità ed il mito del celibato:dalla Chiesa della carità come agape, amore di condivisione, si è passati alla Chiesa della castità come “orgoglio della purezza”, (la santità fittizia) una purezza che è l’ossessione stessa e la problematicità irrisolta di un sesso mai serenamente affrontato,accettato come dimensione umana, e positivamente vissuto.
Non va dimenticato poi che la maggioranza dei preti (oggi più anziana) è cresciuta in seminari o conventi costituiti da comunità esclusivamente maschili,fin dalla tenera età, con una assoluta negazione di relazioni affettive e sessuali, in cui la figura materna e femminile era del tutto assente.
Chi entra in seminario già adulto oggi riceve comunque una formazione repressiva e invadente. Questa impostazione educativa del clero non è stata mai rivista nè smentita, ma dal Papa attuale e da molti suoi collaboratori che dirigono i dicasteri vaticani che si occupano di seminari ed istituti di formazione religiosa è stata addirittura incentivata. L’omertà su fatti gravissimi e devastanti come l’abuso sessuale sui minori e la pedofilia però è finita poichè le condizioni sociali per il silenzio e la paura dell’onnipotenza ecclesiale è venuta meno nella moderna società, e questa cruda realtà venuta alla luce-non più soffocabile- ha tolto il velo di tante ipocrisie e discorsi moralistici e devozionali su castità e celibato.
Ciò nonostante l’anziano Papa persegue la via del giudizio selettivo verso i “colpevoli” senza metter sotto accusa in primis- agendo contro ogni aggiornamento scientifico sulla sessualità umana- una dottrina criminogena che è la responsabile primaria di queste devianze.
In altre parole si preferisce dare addosso ai presunti “carnefici” -i preti e i vescovi pedofili- che sono in realtà “vittime” stesse di un’assurda dottrina morale, disumana.
Della dottrina sessuale cattolica l’attuale pontefice e i suoi curiali non han fatto che tessere lodi enfatiche, senza un minimo di coscienza critica. Il Vaticano non vuol sedere adesso tra i banchi degli imputati, ma su quello dei giudici….!
Basterebbe a far crollare la presunzione vaticana la famosa statistica sulla sessualità dei preti che fu resa nota pochi anni fa’da una università cattolica, per rendersi conto del disastro operato da Ratzinger, il Papa e la Curia romana.
La ricerca rivelava che almeno un 60 per cento dei preti aveva problemi sessuali seri, di questi un 40 per cento non poteva definire il suo orientamento sessuale a causa di blocchi psichici e inesperienza, ed un restante 30 per cento aveva una vita che oscillava tra relazioni sporadiche con donne o uomini e la doppia vita tout court da decenni.
Il 10 per cento invece parlava di “castità totale”… Quanti di questi aveva problemi con la pedofilia o pedarastia?… Per capire meglio la situazione la Chiesa Cattolica dovrebbe confrontare i dati di abusi sui minori operati dal clero e dai religiosi cattolici con quelli delle altre Chiese cristiane che non contemplano obblighi di castità e celibato, ma che hanno anche pastori sposati come gli anglicani, i luterani, i valdesi e gli ortodossi. Oggi si parla di Stati Uniti, ma neppure l’Europa è esente (vedi ultimamente i casi di Francia e Polonia): in Italia ad esempio questi fatti vengono denunciati in varie diocesi e realtà ecclesiali, ma non sempre vengono alla luce, e molti bambini e ragazzi tacciono ancora per paura. L’ottusità testarda dei vecchi gerarchi vaticani non risolve i problemi alla radice.
Ma “errare humanum est… sed perseverare diabolicum!…” “SBAGLIARE E’ UMANO, MA PERSEVERARE E’ DIABOLICO!….”
COMITATO DIRETTIVO DEI TEOLOGI
Prof. Giovanni Felice Mapelli – Coordinatore
Martedì, 07 maggio 2002
«Il Dialogo – Periodico di Monteforte Irpino»
Prima Pagina/Home Page: http://www.ildialogo.org